LA BOHÈME, GIACOMO PUCCINI – TEATRO VERDI DI PADOVA, RECITA DI DOMENICA 22 OTTOBRE 2023

Bilato-Marino-La-Boheme-20-10-2023-16

In previsione dell’anniversario della scomparsa di Giacomo Puccini che sarà ricordata nel 2024 ormai prossimo, molti teatri hanno doverosamente inserito nei propri cartelloni uno o più titoli del prestigioso catalogo pucciniano ed anche il Teatro Verdi di Padova omaggia il lucchese con la più classica delle opere ed anche tra le più amate dal pubblico, ossia una Bohème giovane, garbata e colorata.

La regia è affidata a  Bepi Morassi che si affida alle scene di Fabio Carpene per concretizzare questo allestimento fresco, frizzante e strettamente funzionale ai vari quadri rappresentati. Non è la prima volta in verità che assistiamo ad una sorta di scatola/impalcatura dove si svolge la storia raccontata e che di volta in volta svela con piccole suggestioni gli episodi che si succedono. Qui è una impalcatura agevole, che si rende funzionale con le luci, i diversi accorgimenti aggiunti all'occorrenza, la scalinata esterna che collega i vari ambienti e che torna utile per i movimenti dei cantanti. Insomma una scenografia non originalissima ma che rende lo spettacolo fruibile e scorrevole. Dal punto di vista drammaturgico sono molto bravi gli interpreti a non confondere gioventù con svogliatezza o inedia; tutti gli interpreti mostrano bene quanta sia la voglia di vivere e di divertirsi, ma sono anche tristemente consapevoli delle difficili condizioni in cui versano tutte le loro vite.

Claudia Pavone si è immersa con appropriato spirito nel ruolo della fanciulla cagionevole ma che vuole a tutti i costi vivere il tempo che le resta; l’interprete usa la voce per ben definire i vari stati d’animo del personaggio, non ha un volume gigantesco, ma è ben calibrata su tutta la gamma di colori che il bello strumento possiede. Restando tra le fanciulle ci ha veramente colpito la musetta di Giulia Mazzola. La sua voce è sinuosissima, acuta e rotonda allo stesso tempo, non ha mai temuto l’orchestra anche nei momenti più ‘concitati’, ed è quella che spicca sempre nel gruppo. L’interprete poi è fantastica: spigliata, disinvolta, mette tanto di sé per meglio entrare nel ruolo della fanciulla apparentemente frivola, ma in realtà sensibile e generosa. Davide Tuscano sostituiva l’indisposto Costello nel ruolo di Rodolfo che porta a casa con giudizio positivo; la sua vocalità è chiara, generosa se pur non volumetrica, ma il personaggio è intenso e molto sentito. Molto bella la voce di Jorge Nelson Martìnez, alias un Marcello di cuore ed entusiasmo; corretto il Colline di Alejandro Lòpez che ci ha offerto un timbro assai particolare; William Hernandez è uno Schaunard vivace e ben centrato nel ruolo come i suoi compagni di scena.

Arricchiscono il cast il  simpatico Benoìt/Alcindoro di  Enrico Di Geronimo, il Parpignol di Bruno Nogara, un Sergente dei Doganieri,  Francesco Tosoun doganiere,  Stefano Lovato, ed infine il venditore Roberto Capovilla.

L’orchestra guidata da Alvise Casellati accompagna e sostiene con armonia l’intera compagine canora ed orchestrale, enfatizzando la malinconia di fondo delle vicende e la forza dei sentimenti che prevale su tutto con suoni talvolta più accentuati, altre volte smorzati o semplicemente sussurrati. Giuliano Fracasso ha preparato il buon Coro Lirico Veneto, mentre Paolo Facincani ha preparato i piccoli del Coro Voci Bianche A.LI.VE.

Pubblico folto e molto soddisfatto per lo spettacolo.

Maria Teresa Giovagnoli

PRODUZIONE E INTERPRETI

Regia: Bepi Morassi
Scene: Fabio Carpene


Mimì               Claudia Pavone
Musetta           Giulia Mazzola
Rodolfo           Davide Tuscano
Marcello         Jorge Nelson Martìnez
Schaunard      William Hernandez
Colline             Alejandro Lòpez
Benoìt/Alcindoro       Enrico Di Geronimo
Parpignol       Bruno Nogara
Sergente dei Doganieri          Francesco Toso
Un doganiere  Stefano Lovato
Un venditore   Roberto Capovilla

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Maestro concertatore e direttore d'orchestra: Alvise Casellati

Coro Lirico Veneto
Maestro del coro: Giuliano Fracasso
Coro Voci Bianche A.LI.VE.  diretto da Paolo Facincani

In coproduzione con Teatro comunale di Treviso e Teatro sociale di Rovigo.

FOTO Marino Bilato