Concerto in collaborazione con la SOCIETÀ DEI CONCERTI DI TRIESTE nell’ambito del FESTIVAL DI TRIESTE-IL FARO DELLA MUSICA

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Il secondo appuntamento della Stagione Sinfonica 2025 della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi ha coinciso con la serata di chiusura del Festival di Trieste - Il Faro della Musica, una maratona di 18 produzioni che si sono svolte in soli 10 giorni. Per questo concerto sono stati scelti tre capolavori di Ludwig van Beethoven, legati tra loro da un tratto comune: una profonda carica di energia e un approccio sinfonico drammatico.

Il programma si è aperto con l'Ouverture da Coriolano in do minore, op. 62. Composta nel 1807 per la tragedia omonima di Heinrich Joseph von Collin, è una pagina simbolo dello stile Beethoven. L'opera è caratterizzata da un intenso conflitto tematico che riflette il dramma interiore del condottiero romano. Sfortunatamente, la direzione di Luka Hauser è sembrata fin da subito antiteatrale e poco incisiva, una debolezza che ha preannunciato un'esecuzione non del tutto convincente. 

A seguire è stato eseguito il Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra, op. 73 “Imperatore”, con il pianista Jan Lisiecki. Composto nel 1809, il concerto è il più imponente di Beethoven per pianoforte, distinguendosi per la sua struttura eroica e il tono quasi marziale, che si manifesta sin dall'accordo iniziale che presenta il solista in tutta la sua potenza. La performance di Lisiecki si è dimostrata esuberante al punto giusto, carica di un impeto giovanile che si allontana - giustamente - dalle interpretazioni da "grande vecchio" che in alcuni momenti suonano quasi giocose e rilassate. Il suono del pianoforte è risultato corposo e vibrante, anche nei momenti più riflessivi come il grande adagio centrale. Nonostante le qualità del solista, attento nel dialogo con l'orchestra e deciso, soprattutto all’inizio dell'esecuzione è mancata la grandezza e la maestosità che ci si aspetterebbe da un brano di tale portata, a causa di una direzione di Hauser abbastanza piatta e dimessa. Ciononostante, Lisiecki ha conquistato definitivamente il pubblico con un bis davvero sublime, il Preludio n. 4 in mi minore, op. 28 di Chopin - artista che ha frequentato tantissimo sia dal vivo che in disco - un momento di pura bellezza e introspezione che ha dimostrato la sua sensibilità artistica.

Il concerto si è concluso con la celeberrima Sinfonia n. 5 in do minore, op. 67. Composta tra il 1804 e il 1808, è una delle sinfonie più famose di tutti i tempi. La sua forza risiede nell'iconico motivo iniziale di quattro note, che è stato ribattezzato come il "destino che bussa alla porta". Questa potente idea tematica permea l'intera opera, unificando i movimenti e guidando l'ascoltatore attraverso un viaggio epico che parte da un'atmosfera di lotta e tensione per culminare in un finale radioso e trionfale. Il primo movimento, Allegro con brio, si apre con questo celebre motivo, mentre il secondo, Andante con moto, introduce due temi cantabili e un'atmosfera più serena. Il terzo movimento, uno scherzo Allegro, si apre con un misterioso arpeggio dei bassi e ripropone il tema iniziale in un contesto inquietante. La sezione centrale presenta un fugato ironico, tipicamente beethoveniano, e l'intero movimento sfocia senza soluzione di continuità nel trionfo finale. Questa transizione diretta tra il terzo e il quarto movimento, una vera novità per l'epoca, crea un poderoso crescendo che annuncia il finale in do maggiore, l'apoteosi della vittoria. Purtroppo, anche in questo caso, l'esecuzione è risultata priva di un podio dalla personalità spiccata, risultando monocorde e a tratti imprecisa, confermando le impressioni iniziali sulla direzione. 

Nonostante le imperfezioni, la grandezza intrinseca del capolavoro ha comunque emozionato il pubblico, che ha tributato un trionfo assoluto in un teatro piacevolmente esaurito.

La recensione si riferisce alla serata del 14 settembre 2025

 

Andrea Bomben

 

PROGRAMMA DEL CONCERTO

Concerto in collaborazione con la SOCIETÀ DEI CONCERTI DI TRIESTE nell’ambito del FESTIVAL DI TRIESTE-IL FARO DELLA MUSICA

Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste

Direttore: Luka Hauser

Pianoforte: Jan Lisiecki

Programma Musicale

LUDWIG VAN BEETHOVEN

  • Ouverture da Coriolan - Musiche di scena in do minore op. 62
  • Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 73 “Imperatore”
  • Sinfonia n. 5 in do minore op. 67

 FOTO F. PARENZAN