Dopo il grandissimo successo nonostante la pioggia del ‘Roberto Bolle and friends’, un altro evento all’Arena di Verona che quest’anno propone diverse serate d’eccezione, come il concerto che ha visto come protagonista la superstar internazionale Juan Diego Flórez accompagnato da altri amici che presenti in questi giorni a Verona hanno reso la serata ancora più ricca. Il programma prevedeva una selezione delle arie del repertorio in cui il tenore peruviano è forte e dove naturalmente la sua voce può maggiormente risplendere: dal suo amato Rossini a Donizetti, Gounod, passando anche per il Verdi della Luisa Miller ed il Puccini di Bohème.
Sono tante le impressioni che suscita il tenore sul palco che, per dovere di cronaca raccontiamo essere stato riempito solamente dall’orchestra senza tanti fronzoli, tanto l’interesse era focalizzato sugli interpreti e la musica in essere. Semplici ma efficaci gli effetti luminosi che riempivano anche il cielo sovrastante l’anfiteatro. L’esperienza di Flórez non è soltanto abitudine e conseguente attitudine al palcoscenico stabilendo un feeling particolare con il pubblico (che è giunto anche dal suo Paese con tanto di bandiera nazionale per sostenerlo), ma l’intelligenza che mostra nel sapiente utilizzo della voce, del respiro, senza mai forzare nonostante il volume per sua natura non possa sovrastare una orchestra fisicamente imponente. Il timbro è morbido e sempre uniforme di una voce agile e squillante, intatta anche dopo circa due ore di concerto che gli hanno permesso di premiare il pubblico, tra gli altri, anche con brani estratti dal suo CD ‘Bésame mucho’, ove con la chitarra e l’eco dell’Arena il pubblico è rimasto senza fiato finché ha potuto per poi esplodere per sottolineare l’incredibile tecnica mostrata in ‘Cucurrucucù paloma’ o l’efficacia vocale nel brano che da’ il titolo all’album. Poi Donizetti con ‘Una furtiva lagrima’ e gran finale con ‘Nessun dorma’ da Puccini. Pubblico in piedi.
Ottimi compagni di viaggio ritroviamo dopo il Rigoletto la splendida Marina Monzò che conferma quanto di bello ascoltato fin qui: la voce è agilissima e soave, di buono squillo e volume che non teme gli ampi spazi in cui si esibisce, elegante e precisa; parimenti Vasilisa Berzhanskaya offre una voce che definire poliedrica è riduttivo poiché il mezzosoprano si eleva anche molto in su nello spartito, grazie ad una voce duttile che da leggermente brunita si apre ad uno squillo morbido e più chiaro. Hanno completato il cast della serata con degno apporto Michele Pertusi, Sofia Koberidze, Marianna Mappa, Gabriele Sagona.
L’orchestra dell’Arena di Verona diretta da Christopher Franklin si impone per carattere, grinta e sensibilità nei confronti degli artisti; certo avendoli proprio a ridosso è difficile non prendere il sopravvento talvolta, ma il Maestro Franklin è sempre attento a guidare, sorvegliare e controllare che tutto fili liscio, coadiuvato dagli interventi del coro preparato da Roberto Gabbiani, posto dietro all’orchestra.
Successo di pubblico non numerosissimo ma che ha premiato tutti con tantissime chiamate alla ribalta con rumorose manifestazioni di affetto.
Maria Teresa Giovagnoli
PROGRAMMA E INTERPRETI
Direttore d’orchestra: Christopher Franklin
La Cenerentola di Gioachino Rossini
Ouverture
Atto I - Tutto è deserto… Una volta c'era… Un soave non so che
Atto I - Principe più non sei… Sì, ritrovarla io giuro
Atto II - Nacqui all'affanno e al pianto… Non più mesta
Don Ramiro Juan Diego Flórez
Angelina Vasilisa Berzhanskaya
Don Pasquale di Gaetano Donizetti
Sinfonia
La Fille du régiment di Gaetano Donizetti
Atto I - Ah mes amis… Pour mon âme…
Tonio Juan Diego Flórez
Sulpice Gabriele Sagona
Roméo et Juliette di Charles Gounod
Atto II - Ô nuit! Sous tes ailes obscures, abrite-moi!
Atto II - L'amour!, l'amour! Ah! Lève-toi, soleil
Atto I - Je Veux vivre
Atto IV - Va! Je t'ai pardonnée… Nuit d'hyménée
Roméo Juan Diego Flórez
Juliette Marina Monzò
La Traviata di Giuseppe Verdi
Atto I – Preludio
Luisa Miller di Giuseppe Verdi
Atto II – Oh! Fede negar potessi… Quando le sere al placido… L’ara, o l’avello
Rodolfo Juan Diego Flórez
Il Conte Walter Michele Pertusi
Wurm Gabriele Sagona
Manon Lescaut di Giacomo Puccini
Intermezzo
La Bohème di Giacomo Puccini
Atto I – Che gelida manina
Rodolfo Juan Diego Flórez
Orchestra, Coro, Ballo e Tecnici
della Fondazione Arena di Verona
Maestro del Coro Roberto Gabbiani
E con Sofia Koberidze, Marianna Mappa, Gabriele Sagona.
FOTO ENNEVI
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