L'artista è il giovane Giuseppe Rossi, che in merito al compositore afferma:
" In Beethoven è sicuramente presente la voglia di scardinare le consuetudini, questo aspetto lo rende il più contemporaneo tra i compositori di musica colta, spiega Rossi. I due brani contenuti nel disco rappresentano una sorta di grande affresco contrappuntistico, Beethoven fa largo uso di artifici propri dell'arte antica trattandoli in maniera sorprendentemente moderna e attuale"
Il pianista Giuseppe Rossi ha studiato con Almerindo D’Amato ed Elisabetta Pacelli presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, dove si è diplomato con il massimo dei voti e la Lode nel 2006. In seguito ha continuato i suoi studi con Aldo Ciccolini, Ivan Donchev e Maurizio Baglini. Nel 2012 ha conseguito il Diploma di Specializzazione in Musica da Camera presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha continuato il perfezionamento della musica da camera sotto la guida di Bruno Canino, Andrea Lucchesini e del Trio di Parma. Giuseppe Rossi si è esibito in Italia e all’estero per diverse istituzioni di prestigio quali il Teatro dell’Opera di Roma, l’Università degli Studi RomaTre, l’Accademia Filarmonica Romana, il Teatro Bibiena di Mantova, il Palazzo Borromeo di Milano, la Médiathèque Centrale di Montpellier e il Conservatorio Rachmaninov di Kaliningrad. Tiene concerti in Europa e in Russia. Il suo repertorio spazia da William Byrd alla musica contemporanea, attraversando inoltre artisti meno conosciuti come Alice Tegner. Concentra la sua ricerca musicale su Beethoven e Schumann. Si esibisce regolarmente in duo con la violinista Alessandra Xanto con cui collabora dal 2013. Incide per l’etichetta italo-giapponese Da Vinci Classics.